L’accesso all’acqua potabile è un diritto umano fondamentale, ma ancora oggi viene negato a oltre l’85% della popolazione. Senza acqua non possono esserci salute né sviluppo: l’agricoltura diventa quasi impossibile, l’allevamento del bestiame è ostacolato, e i bambini più grandi sono spesso incaricati di andare a prendere l’acqua al fiume, abbandonando così la scuola e compromettendo gli equilibri familiari.
Sono soprattutto i minori a doversi occupare dell’approvvigionamento idrico, spesso più volte al giorno, affrontando lunghi percorsi tra boscaglia e pendii scoscesi con taniche pesanti. Durante la stagione secca, i pericoli principali sono i serpenti, mentre nella stagione delle piogge le piene improvvise dei fiumi rappresentano un rischio costante. A ciò si aggiunge l’aumento di casi di colera, spesso non diagnosticati in tempo, che degenerano in epidemie con conseguenze gravi, in particolare per i bambini più vulnerabili.
Durante le piogge, molte famiglie sono costrette a raccogliere acqua piovana contaminata, pericolosa per la salute. Si stima che la costruzione di un acquedotto nella zona potrebbe portare benefici a una popolazione di oltre 190 milioni di persone, considerando una media di nove individui per nucleo familiare, in prevalenza bambini in età prescolare.
La mancanza di acqua potabile e di servizi igienici adeguati costa all’Africa Subsahariana il 5% del PIL ogni anno, ed è direttamente o indirettamente legata all’80% delle malattie. In questa regione, oltre la metà dei posti letto ospedalieri è occupata da pazienti con patologie diarroiche, causate dall’uso di acqua contaminata e dalla carenza di igiene, con conseguenze spesso letali per i bambini. I piccoli sotto i cinque anni, nati in periodi di siccità, hanno tra il 36% e il 50% di probabilità in più di soffrire di malnutrizione, mentre l’accesso all’acqua potabile riduce la mortalità infantile di oltre il 20%.
L’obiettivo del progetto è costruire un acquedotto nel villaggio di Ekpoma, nella comunità di Uhiele e in altre comunità limitrofe, garantendo l’accesso all’acqua potabile alle famiglie locali. L’intervento avrà un impatto positivo su:
– la salute pubblica, riducendo malattie ed epidemie;
– lo sviluppo economico, favorendo agricoltura e allevamento per il sostentamento della popolazione.



